Toscana

Regione Toscana

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Oltre 3,7 milioni di abitanti per un territorio di quasi 23mila kmq, un PIL procapite di oltre 28mila euro, un’economia aperta e sostenuta in modo significativo dall’export (oltre 30 miliardi di euro) e dai flussi turistici (oltre 40 milioni i pernottamenti ufficialmente registrati, di cui ben la metà effettuati da turisti stranieri), quasi 400mila imprese, la maggior parte delle quali piccole e piccolissime, un tasso di imprenditorialità che vede un’impresa quasi ogni 10 abitanti: questi in breve sono alcuni numeri e fatti stilizzati che possiamo associare alla Toscana ed alla sua economia.

Non sono tuttavia questi gli aspetti che rendono la Toscana conosciuta nel mondo, una regione che ha fatto del ‘vivere bene’ il proprio emblema. I suoi luoghi, in particolare le sue colline ed i suoi borghi antichi, sono diventati un’icona del bello e dell’armonia, in un immaginario collettivo che ormai va ben fuori dai confini fisici di questa regione e prende vita nella letteratura, nel cinema e nella pubblicità, un modello di vita ideale in una dimensione spazio-temporale particolare, dove si crea un ponte ideale tra un passato fatto di personaggi importanti, quali Dante, Michelangelo, Leonardo da Vinci, Galileo e di grandi idee, quali quelle dell’Umanesimo e del Rinascimento, ed una realtà presente che, con la sua armonia ed i suoi ritmi lenti, consente ancora di riconoscere i segni di questo stesso passato.

Certamente, andando oltre il mito, si scopre che neanche la Toscana è attualmente un paradiso felice, ma deve affrontare una realtà difficile e con molteplici sfide: dall’invecchiamento della popolazione all’integrazione dei flussi migratori, dalla mancanza di occupazione giovanile alla tenuta del proprio sistema di welfare, e tutto questo in un contesto macroeconomico nettamente sfavorevole, con risorse pubbliche sempre più scarse, consumi interni in flessione e razionamento del credito per le imprese.

Malgrado i problemi di oggi, la Toscana conta però su un modello di sviluppo ancora valido nelle proprie fondamenta, che mostra forti elementi di sostenibilità e la cui linfa vitale risiede, oltre che nella vivacità delle tante piccole imprese operanti sul territorio, da asset importanti, quali la cultura, il saper fare, il gusto, l’ambiente, il paesaggio, l’identità e l’immagine, sui quali, tra l’altro, la regione non ha mai smesso di investire.
Come testimoniato dalla buona dinamica dei flussi di turisti stranieri nella regione e dai flussi di export, anche durante la crisi la regione è stata in grado di valorizzare economicamente la propria bellezza e creatività, tanto attraendo flussi turistici nei luoghi (città d’arte, campagna, terme, mare, montagna), quanto nella commercializzazione di prodotti molto legati al luogo e allo stile di vita (basti pensare alle eccellenze alimentari e al vino, alla moda,l’oggettistica ed agli altri prodotti dell’artigianato locale).

E’ quindi sulla base della propria esperienza che la Toscana ripone molta fiducia verso un modello integrato e sostenibile di sviluppo turistico, orientando anche la propria attività di cooperazione all’estero in questa direzione, secondo un progetto ideale che crede in un mondo migliore in cui il turismo diventa un modo per valorizzare i luoghi nella loro unicità e per migliorare le condizioni di vita delle comunità locali. Il coinvolgimento della Regione in Brasil Proximo ne è un esempio.